martedì 26 febbraio 2008

Sentinelle anti-pateracchi

Qualche giorno fa Casini ha dichiarato che dopo le elezioni
si farà carico di essere sentinella per conto dei cittadini perché non ci siano pateracchi e patti fatti alle spalle degli italiani.
Forse sono io ad essere duro di comprendonio, ma il senso di questo dichiarazione mi sfugge: se il PD oppure il PDL vincerà nettamente, governerà da solo; se invece il vincitore non sarà autosufficiente (verosimilmente al Senato), dovrà chiedere l'appoggio di qualche altro partito; se infine ci saranno maggioranze diverse nelle due Camere, non ci sono alternative alle larghe intese.
In entrambi i casi di stallo non si vede l'utilità di un vigilantes anti-pateracchi: essendo l'Italia una repubblica parlamentare, la ricerca di una coalizione che abbia la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento sarebbe l'unica via. Quindi l'unica interpretazione logica di questa dichiarazione di Casini mi sembra essere: non si possono fare accordi post-elezioni che non comprendano l'UDC. Sia che serva una stampella al Senato, sia che ci siano le larghe intese, il partito di Cesa non vuol essere tagliato fuori.

Perché nessun giornalista ha chiesto a Casini di spiegare cosa intende fare realmente l'UDC dopo le elezioni se si verificassero questi scenari?

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