martedì 17 giugno 2008

Più rabbia o più nostalgia?

È passato poco più di un mese dall'insediamento del nuovo governo e come previsto esce allo scoperto la vera natura di Berlusconi e dei suoi alleati. Giusto un paio di segnalazioni:
Intercettazioni, via libera del Cdm: “Tetto a 10 anni, sì alla corruzione”

Sicurezza, nelle città 2.500 soldati: “L'Esercito per tutelare i cittadini”

L'ira di Napolitano per il blitz: “Non è il decreto che ho firmato”
Al presunto Berlusconi “istituzionale” si è nuovamente sostituito quello delle leggi ad personam, che blocca i processi a suo carico e impedisce il lavoro dei magistrati. Per non parlare dei festeggiamenti leghisti per la vittoria del No in Irlanda al referendum sul trattato di Lisbona, vera tragedia per il funzionamento dell'Unione Europea a 27 Paesi.

Direi che tutto sommato prevale la rabbia rispetto alla nostalgia del 2001-2006...

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venerdì 11 aprile 2008

Chicche finali della campagna elettorale

Per fortuna oggi è l'ultimo giorno di campagna elettorale! Pur avendola seguita, devo dire che non vedevo l'ora che finisse, forse perché mi sembra che si è parlato poco dei problemi veri del Paese e troppo delle solite inutili fesserie.
Comunque mi permetto di ricordarvi due chicche, cui ripensare all'interno del seggio elettorale:

  1. Berlusconi: “Perizie psichiatriche per i pubblici ministeri”, Dell'Utri: “Mangano a modo suo è un eroe”

  2. Berlusconi: “A noi il Quirinale; su Mangano ha ragione Dell'Utri”


Poi fate voi!

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martedì 26 febbraio 2008

Sentinelle anti-pateracchi

Qualche giorno fa Casini ha dichiarato che dopo le elezioni
si farà carico di essere sentinella per conto dei cittadini perché non ci siano pateracchi e patti fatti alle spalle degli italiani.
Forse sono io ad essere duro di comprendonio, ma il senso di questo dichiarazione mi sfugge: se il PD oppure il PDL vincerà nettamente, governerà da solo; se invece il vincitore non sarà autosufficiente (verosimilmente al Senato), dovrà chiedere l'appoggio di qualche altro partito; se infine ci saranno maggioranze diverse nelle due Camere, non ci sono alternative alle larghe intese.
In entrambi i casi di stallo non si vede l'utilità di un vigilantes anti-pateracchi: essendo l'Italia una repubblica parlamentare, la ricerca di una coalizione che abbia la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento sarebbe l'unica via. Quindi l'unica interpretazione logica di questa dichiarazione di Casini mi sembra essere: non si possono fare accordi post-elezioni che non comprendano l'UDC. Sia che serva una stampella al Senato, sia che ci siano le larghe intese, il partito di Cesa non vuol essere tagliato fuori.

Perché nessun giornalista ha chiesto a Casini di spiegare cosa intende fare realmente l'UDC dopo le elezioni se si verificassero questi scenari?

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mercoledì 6 febbraio 2008

La marea che non va mai via

È ufficiale, si va al voto il 13-14 aprile. Cosa aspettarsi da queste elezioni? Che ci ritroveremo ancora una volta con una marea di partiti.
Quale Paese moderno può pensare di essere governabile con 30 partiti in Parlamento? Come si può pensare di ridurre gli sprechi della politica quando i finanziamenti ai gruppi parlamentari non sono proporzionali al numero di parlamentari, ma incentivano invece la formazione di molteplici gruppi per avere più soldi e più personale?
Potremo mai avere una legge elettorale decente? Credo che tre semplici requisiti sarebbero sufficienti:
  • sbarramento al 5% per ridurre la frammentazione politica e favorire la governabilità;
  • reinserire le preferenze per restituire ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, non solo il partito;
  • vietare la candidabilità ai condannati con sentenza penale definitiva.
Gli ultimi due punti sono ripresi dalle proposte di Grillo (la parte di esse che condivido).
Purtroppo non credo proprio che il prossimo Parlamento farà mai niente del genere, in compenso potremo trovare ancora in edicola "Il Campanile", che sollievo!

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mercoledì 30 gennaio 2008

Ci avete stufato!

Il Sen. Tommaso Barbato dà del cornuto al Sen. Stefano CusumanoSono sempre stato appassionato di politica, anche se avendo un carattere timido non mi sono mai esposto, né ho mi sono mai iscritto a nessun partito. Vado quasi sempre a votare, sono andato pure alle primarie (quindi capirete all'incirca da che parte sto...), segue i dibattiti politici in TV, leggo i giornali, ecc.

Ora, devo dire che, dopo lo spettacolo desolante degli ultimi giorni, mi sto veramente stufando. Non della politica, ma dei nostri politici, che a parte qualche eccezione, ci fanno continuamente vergognare di fronte al resto del mondo. Tanti corrotti, troppi voltagabbana, spesso incoerenti, sempre più volgari, pronti a scannarsi su qualsiasi cosa e incapaci di mettere l'interesse collettivo davanti a quello personale o di partito.
Purtroppo non è solo questione di Casta e privilegi della politica, c'è veramente bisogna di aria fresca, di gente giovane e capace (la Brambilla è quindi ovviamente esclusa...) che abbia almeno una vaga idea dei problemi che interessano al Paese e di cosa ha bisogno l'Italia.

It's time for a change!

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