Frasi celebri e frasi fatte

Questa è una piccola raccolta delle frasi celebri e delle frasi fatte (modi di dire) di miei amici, professori ed altre persone incontrate nel corso degli anni.

Frasi celebri

Professori universitari

A. D'A. (prof. di Sistemi di Elaborazione delle Informazione I)

In una lezione pubblicata su Internet: “La scelta di una tale suddivisione e, in particolare, l'OSI propone ben & livelli, è dovuta alla complessa problematicità coinvolta nei meccanismi di comunicazione fra processi, in esecuzione su elaboratori diversi, di per sè già complessi presi isolatamente.”

Rivolto alla classe: “Siete una minoranza infinitesima.”

“Siamo in una facoltà di Scienze, dobbiamo distinguere tra le parole, il loro significato; altrimenti saremmo in una facoltà, chessò, di Legge.”

F. A. (prof. di Fondamenti dell'Informatica)

“Purtroppo non esiste un algoritmo parzialmente decidibile per avere le idee.”

“Il quarto compitino è facilissimo, non preoccupatevi: è quasi di poesia.”

L. F. (prof. di Analisi Matematica II)

Riportiamo la corrispondenza intercorsa via email alla fine del 1999 tra Zinna e il prof. L. F.:

Buongiorno,
volevo sapere se sarebbe disponibile per un eventuale appello straordinario di Analisi Matematica II nei mesi di novembre o dicembre e, in caso affermativo, l'eventuale numero minimo di persone necessario per la richiesta.
Grazie per l'attenzione,
Gianluca Zin

Mi spiace, ma durante i periodi di lezione non si possono fare esami.
Non è possibile derogare a questa regola a meno che lei non abbia validi motivi. E non è una questione di numero, anche perché in genere non si presentano più di 5 persone agli appelli d'esame.
Saluti
L. F.

Buongiorno,
non so se è un motivo sufficientemente valido, ma ho la necessità di superare un esame per poter presentare il rinvio militare per il prossimo anno.
La ringrazio nuovamente per la cortese attenzione,
Gianluca Zin

Va bene, il motivo è sufficiente.
Mi faccia sapere se c'è qualche altro interessato e poi vediamo di combinare per la data.
saluti
l. f.

F. W. (prof. di Fisica Generale)

“L'altro giorno per radio (Radio Tre, quindi roba culturale) hanno detto che k non sta più per kilo, ma per grado Kelvin. Vorrei scrivere a questa gente, mandargli un'email, ma a un certo punto mi intaso.”

“Adesso la tomba di Marie Curie l'hanno transennata. Perché? Perché è radioattiva. Se volete cercare dov'è sepolta andate lì col contatore Geiger.”

Parlando degli esperimenti di Roentgen: “Perché faceva ste robe? Perché se un no ga un ramo de matiu, come se dise a Venesia, no fa ste robe.”

Parlando della notazione scientifica: “Solo Zichichi in TV parla di milioni di miliardi di trilioni.”

Quando nelle presentazioni che proietta manca qualche parola: “Deve essere rimasto in un taglia e incolla.”

“Un consiglio: fate gli oroscopari, vi fate un sacco di soldi”

F. H. (prof. di Metodi Formali I)

01/10/2001, prima lezione di Metodi Formali I, ritorna a insegnarci F.H., intanto diventato Magnifico Rettore. Arriva con 20 minuti di ritardo parlando al cellulare, che nei primi 5 minuti di lezione, squilla due volte. Qualche minuto dopo squilla un altro cellulare, quello di un cretinetti in prima fila. E F. H.: “Anche lei è rettore?”

“C'è una brocca da 3 litri... una da 5... Risolvete il problema”

“Non è che non me le preparo le lezioni”

“Com'è che si chiama questo corso?”

Varie

P. D. G.: alla prima lezione di laboratorio di Programmazione (1997): “Ma siete sempre così in tanti?”
In effetti alla fine dell'anno gli studenti che seguivano ancora le sue lezioni erano un decimo. Stessa cosa successe l'anno successivo per esercitazione di Algoritmi e Strutture Dati (compreso lo stupendo incipit del prof.).

L. P. (prof. di Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica): “Un'altra cosa di cui gli Egizi facevano il censimento era il numero di tempi, intesi come il plurale di tempio.”

S. M. (prof. di Fondamenti dell'Informatica): parlando di carceri: “O come si dice a Firenze, ai Tetti Rossi.”

08/02/2002, a lezione di Intelligenza Artificiale si parla di teoria dei giochi e di algoritmi minimax. Alla domanda del prof. G. G. P. se qualcuno conosce già l'argomento, uno studente dice di aver utilizzato tali tecniche per programmare una versione software di Forza 4. G. G. P. gli risponde: “Non conosco Forza 4, Forza 4 per me è solo un vento”

Studenti universitari

Antefatto: Fanna seguiva per il secondo anno consecutivo il corso di Programmazione, tenuto dal professor F. H.; alla metà della prima lezione dell'anno si sente una voce provenire dalle ultime file...
Fanna: “Prof, pausa!”
F. H.: “Ah, Lei, ancora qui!”

Un bel giorno nel laboratorio di Informatica Selva, appoggiando una mano sul computer di Martino, gli dice scherzando: “Varda che scalda”.
Dopo mezzo minuto il computer si spegne e non si riaccende più.

Durante una lezione di Calcolo Numerico Zinna mi stava spiegando una cosa, uno sconosciuto si gira dalla fila davanti e gli fa: “Ma che cazzo dici?”

Scacchi durante una lezione di Fondamenti dell'Informatica: “Mi da fastidio quando non capisco un cazzo.”

A. D'A. (prof. di Sistemi di Elaborazione delle Informazione I): “Supponiamo che noi ci riuniamo in questa stanza per stabilire un nuovo protocollo per la rete Internet...”
Fanna: “Ben messi!”

A. D'A., stessa lezione della precedente “Come mai due macchine possono accedere contemporaneamente alla rete?”
Fanna: “Capita.”

Professori del liceo

Dika (parlando della leva): “È una macchina produttiva”
Zio Silvano: “Ah si? E cosa produce? B-Bagigi?”

Ciccio aveva detto una bestialità durante un'interrogazione di fisica. Lo zio Silvano senza dire una parola cancella la lavagna e scrive a caratteri cubitali: “Mai visto una cosa simile in 26 anni di insegnamento”

Ultima interrogazione di fisica: “Vai al posto Gorini: 6 per le capacità d-dunque inespresse”

Interrogazione di chimica. Bisogna indovinare numeri di ossidazione:
Ciccio: “-2?”
Zia Ilda: “Quaaatro, Gorini vai al posto”
Altra interrogazione:
Guido: “3”
Zia Ilda: “No, Gregoretti: potrebbe essere il tuo voto”

Studenti del liceo

Lo Zio P. ha dato da leggere per casa la tragedia “Mirra” di Alfieri: “Gregoretti, hai letto la Mirra?”
Guido: “Eh, no!”
Zio P.: “Gorini, allora racconta tu la storia”
Ciccio: “Allora, il Mirra...”
Zio P.: “Vabbè, ho capito tutto”

Paolotto L'aquilotto

Paolotto a Renato, che era sempre pieno di ragazze, ma non gliele presentava: “Renato! Ti te son fio de putana!”

Riccardo: “Go fame” (tanto per cambiare)
Paolotto: “Mi go un'altra fame...”

“Te sbaso de 40 centimetri anche se te son alto 30”

Dedica a Guido sul diario di Ciccio: “Me son sparà 12 seghe in un giorno! Record mondiale personale”

“Fasemo un campionato serio”

“Ma sè tuti stronsi”

Renato Trecoioni

“Perché la natura più la xe sporca e più la xe bela”

“No! Perché piazzarselo in culo xe da culatoni, ciuciarselo xe un hobby”

“Masimo, 'ndemo in cantineta...”

Guido

Un'estate delle Superiori. Grado, Parco delle Rose, bar della piscina. Guido si compra l'ennesimo gelato (un Rolling Bon) e io tento di scroccargli l'ennesimo assaggio. Guido rifiuta, io insisto.
Guido (urlando tanto da far girare l'intera spiaggia): “No, no, vaffanculo! Non te lo do”
Io: “Dai, un pezzettino...”
Guido: “Ti do i soldi e te ne compri uno”
Io: “Ok”
Prendo il suo portafogli, vado verso il bancone: “Vorrei un...”
Barista: “Vuoi un Rolling Bon?”

Strada Cervignano - Torviscosa, auto mia. Guido comincia uno dei suoi soliti discorsi: “Oh, lo sapete che i conigli mangiano la propria merda?”
Noi: “Si, Guido, si”
Guido: “Ma non è una stronzata, non è una cagata!”

Trieste, Pub Red Devil. Arrivate le ordinazioni, si brinda tutti insieme. Guido, per fare il pagliaccio, lo fa con una certa irruenza. Io, tenendo ancora alto il bicchiere, gli dico: “Non hai il coraggio di farlo di nuovo”. Lui dà un colpo secco con il suo bicchiere sul mio e crash!

Venerdi 9/6/2000: oggi a Isola (Slovenia) c'è il concerto degli Iron Maiden, e Guido ha preso il biglietto per venire con noi a vederlo. Però ha la carta d'identità scaduta e non l'ha rinnovata nonostante se ne fosse accorto da una settimana. Arrivati al confine, il militare italiana guarda i documenti, vede che quello di Guido è scaduto e gli dice:
“Vero che hai il passaporto?”
“Eh, no!”
“Bon, allora se vi dicono qualcosa io non ho visto niente”
Guido: “Eh? Cosa?”
Arrivati dallo sloveno (faccia da cattivone) gli do i documenti. Questo li guarda mentre parla con un altro in sloveno, arrivato a quello di Guido si accorge anche lui che è scaduto e dice:
“Guido, scadutto”
“Come?”
“Tua carta d'identità scadutta”
“Ma come, è impossibile”
“Scadutta, Guido”
“Ma il Comune non mi ha mandato niente”
“Scadutta da tre mesi”
“Bon, ma sono solo tre mesi”
“Tre mesi, no un giorno. Basta un giorno e tu non può passare”
“Ma non può fare un'eccezione?”
Guido non è espatriato.

Estate 1997. Riccardo, Guido e io usciamo dalla scuola guida di Dade e Pier e troviamo un gatto vicino alle nostre bici; Guido gli si avvicina, lo accarezza, poi con una mano lo ‘tocca’ e dice: “C'ha i coglioni ggggrrrossi!”

Estate 2000: Guido, Riccardo e Ciccio incontrano Francesca al mare. Successivamente Guido racconta l'accaduto a Luca via SMS: “Oh! In spiaggia abbiamo visto Francesca, è diventata figona: c'ha due tettone! Lei raccontava che farà arte drammatica e gli altri due facevano ombra con i loro cazzoni duri”

Sabato 23/12/2000: “In fondo io sono quello che scorreggia meno di tutti, invece Riccardo è disturbato, non è a posto”

Il giorno del mio ventitreesimo compleanno è stato l'inizio di un'avventura conclusasi nella fredda notte dell'ultimo dell'anno 2001! La sera di domenica 23/12/2001 ci siamo ritrovati a festeggiare con Guido, Riccardo, Luca, Puddu, Bongio, Scacchi e Denise, Mark e Chiara, Federica, Laura e ovviamente Isabella, la mia ragazza.
Alla prima tappa al “Loewen Keller” abbiamo chiaccherato e bevuto, ho scartato i regali, abbiamo parlato dell'ultimo dell'anno (che si sarebbe fatto a casa della Isa), finchè, ad un certo punto, Luca, Riccardo e Guido, stufi del bar e per i soliti problemi di Riccardo, sono usciti dicendo che ci avrebbero aspettato in macchina di Guido.
Noi siamo rimasti ancora un po' dentro in bar, intanto i tre hanno iniziato a spazientirsi e a mandare squillini, quindi ci siamo presi e siamo usciti dal bar. Ci siamo ridivisi fra le varie macchine (Puddu e io eravamo nell'auto della Isa) e siamo partiti verso Poggio, meta il pub “Alla Stazione”.
Una volta arrivati scendiamo dalla macchina, mentre Guido e gli altri due no: così mentre gli altri entrano nel pub, io, Puddu e la Isa ci avviciniamo alla macchina di Guido per scoprire il motivo. Dicono che tornano a casa, ma, prima di ripartire, ridacchiando ci dicono di guardare sulla macchina della Isa, perch´ c'era una sorpresa! Siccome era piuttosto buio e non vedevamo granchè, ci dicono più precisamente di controllare sul cofano e subito dopo sgommano via... Pipi
Esaminando il cofano, la Isa si accorge quindi di una macchia che non fatichiamo a immaginare lasciata da Guido: evidentemente aveva pensato di rallegrare l'attesa fuori dal “Loewen Keller” pisciando sulla macchina della Isa! A questo punto la Isa, incazzata nera, manda un SMS minatorio a Guido, ma la rabbia è tale che decide di vendicarsi con uno scherzo altrettanto pesante.
L'occasione si presenta otto giorni dopo, alla festa dell'ultimo dell'anno già organizzata proprio a casa della Isa: presenti oltre a Bongio, Elena, Raffaella e Annalisa, anche Luca, Riccardo, Guido e Ciccio. A metà della cena, la Isa scompare dicendo di andare al bagno, invece scende in strada e scrive sulla macchina di Guido con un rossetto comprato apposta per l'occasione “Volete mettermelo in culo, chiamatemi al numero 328/*******. Guido”.
Qualche ora dopo, finita la festa in casa, decidiamo di andare alla festa in piazza I Maggio a Udine: scendono i 4 dell'Ave Maria a tirare gli ultimi botti; quando scendiamo noialtri, Guido (che intanto si era accorto della scritta) inizia ad inveire contro tutti e a dire che doveva venire fuori quello che aveva combinato il casino, che la macchina era rovinata e che sapeva che era stato Bongio quando era sceso 5 minuti prima (in realtà per riporre nella propria macchina alcune sue cose), quindi gli si avvicina e gli da una spinta!
Bongio era appena contento (stava leggendo Ellroy e non gli sarebbe dispiaciuto fare a botte con qualcuno, tanto meglio con Guido), ma nonostante ciò sono intervenuto e ho ricordato a Guido che era stato lui una settimana prima a fare “qualche altra cosa” su un altra macchina... a questo punto Guido fa un sguardo furbino (da chi si ricorda ... e ne è divertito!).
La Isa allora ha preso coraggio, gli ha detto che era stata lei e gli ha urlato un sacco di cose tipo “La cosa che hai fatto tu è molto più schifosa di un po' di rossetto” e Guido si è vergognato e ha subito.
Saliamo infine nelle varie macchine per andare a Udine, ma nella concitazione dei commenti alla vicenda nessuno si accorge che Guido & Co hanno sbagliato strada! Qualche ora dopo, fra i vari SMS di auguri di buon anno, sul cellulare della Isa arriva un messaggio di Guido, in cui dice che prima non era incazzato sul serio e si scusa con lei e Bongio!

Luca e le celebrità locali

Luca incrocia Elisa mentre sta facendo autografi, si avvicina e lei gli chiede: “Vuoi un'autografo anche tu?”
“No, no, mi scolto musica”

Luca entra in un negozio in cui c'è anche Gino Paoli, si fissano e Luca lo saluta: “Ciao mister”
GP: “Ci conosciamo?”
Luca: “Go un tuo CD, ‘Pomodori’ ”
GP: “Ti piace?”
Luca: “No lo go mai scoltà, i me lo ga regalà, per l'amor de Dio!”

Selva

Quando si danno giudizi sul fisico delle ragazze, per il Bongio si tratta sempre di gnocche; una volta, durante un viaggio in treno, qualcuno dice che una tipa secondo il Bongio era figa e Selva risponde che: “Il lower bound del Bongio xe molto lower

SMS alla ragazza da lui soprannominata “Mercedes”: “...Rilassati, chi ha mai parlato di amicizia? Pensavo fossi meno ingenua”

14/02/2001, giardino interno dell'Università popolato da coppiette, io commento: “È San Valentino, c'è il sole e si risvegliano gli ormoni...” e Selva: “Mi go cavà l'ipofisi e la go messa sotto spirito, cussì per sto anno son a posto”

Selva: “Io e la Raffa litighiamo ogni giorno”
Io: “Chi disprezza compra”
Selva: “A rate”

Selva, dopo aver scoperto che a Zinna sono cresciute le tette/pettorali andando in palestra, sbotta: “Anche mi fasso flessioni, ma senza brassi...” (pausa in cui io e Zinna pietosamente evitiamo di commentare il doppio senso) ... “E se ieri furbi podevi controbatter che non xe un muscolo”
Zinna: “Ah, no? E cossa xe?”
Selva: “Xe un corpo cavernicolo”

Alla seconda cena del GOLUG, tanto per cambiare, si sfotte Selva perché non ha ancora consegnato il browser WAP in Java che, poco furbescamente, molti mesi prima aveva scelto come “progettino” per l'esame di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni II. E lui: “Xe Java che xe troppo indrio, se lo fasevo in C lo gavevo zà fatto”. Risata generale...

Giovedì 11/10/2001, bar della mensa. Si parla di Scacchi che sta fuori fin oltre le 4 di mattina con Denise; e Selva: “Te vedi, meno mal che no go la morosa! Oltre le 2 non la reggeria, go bisogno de dormir. No sopportassi de farme spompinar fin le 6 de matina”

Lunedì 20/05/2002, mensa. Selva dice di aver lottato contro il raffredor tutto il week-end, io gli domando: “Ah si, te ga rafredor?”
Selva: “Go Alien tai polmoni, no rafredor!”

Fumetti porno di Guido e Riccardo

“Ehi, si è svegliato Rambo. Adesso ti apro il canale di Suez”. SPRONK!

Angelo Valle: “È la terza stasera, ma ne valeva la pena”

Mary Toz: “Che figo! Vengono a favmi il culo”
All'arrivo dei due energumeni che stanno per fargli il culo: “Cosa vuoi fare con quel bvaccio?”
“Un po' di fisting, tesoro”
“HHHIIII!”

Varie

Una sera in Agosto Ronchese, Puddu si era sbronzato da paura con 13 bicchieri di vino e mezza birra avanzata da Paolo. Diceva ancor più cazzate del solito e visto che stava passando una pattuglia, Riccardo gli fa: “Puddu, ci sono i Carabinieri!”
Puddu si alza di scatto dal muretto su cui stava smaltendo, mano tesa alla fronte e sguardo nel vuoto: “Atttenti! Riposo.” E si risiede sul muretto.
A quel punto Ciccio, cagatosi sotto, telefona a casa propria e fa venire suo padre. Puddu intanto si era disteso in mezzo al vialetto pedonale guardando il cielo a braccia spalancate.
Quando papà Pino arriva e si china per vedere come sta, Puddu lo guarda e gli dice: “E tu chi sei?”
E Pino: “Dai Enrico, tirati su”
Alla fine, rimesso un po' in sesto Puddu e congedato il papà di Ciccio, io e Riccardo portiamo a casa Puddu sorreggendolo uno da destra l'altro da sinistra. Giunti nelle vicinanze di casa, ci accorgiamo che i suoi non solo erano svegli, ma erano pure in strada a chiaccherare. Puddu ci dice: “Lasciatemi, ce la faccio da solo” e si avvia barcollando verso casa. Noi salutiamo lui e i genitori da lontano, e sentiamo la mamma di Puddu dire al babbo: “Ma cos'è? Coglione?”

Riccardo, Guido e io stavamo tirando petardi nel giardino di casa dei nonni di Guido. Esce in finestra il nonno di Guido: “Chi xe che tira spari?”

Discoteca Hippodrome, Ivan come al solito combina con qualche ragazzina, si apparta e quando torna allunga le dita di una mano verso il naso di Davide e gli dice:
“Nasa, Nasa, Davide!”
Davide: “E mi cossa son? Il figanasante?”

Festa a casa di Minozzi, Ivan si bulla delle sue capacità nelle arti marziali e per dare una dimostrazione calcia al volo un anguria, che esplode: “Ghe go piturà il muro!”
E Minozzi, tentando di cacciare tutti: “Uan, ciù, tris: tutti fora!”

Alessio: “20.000 watt! 20.000 watt!”

Luca: “Lutman, te credi in Dio?”
Lutman: “Si”
Luca: “Bon, alora mi sarò il tuo Satana”

Lutman: “Faccio il permesso di uscita?”

In mensa universataria, uno studente contadino a cui avevamo spostato il giubbotto: “Domanilemaninelculogiubbotto”

Un'estate delle Superiori. Grado, Parco delle Rose, bar Nettuno super affollato. Io e Ciccio eravamo al banco ad aspettare il nostro turno, ma dopo che alcuni clienti ci erano passati davanti, Ciccio sbuffa piano verso di me: “Eh, ma Dio P.!”. Incredibilmente la barista grassa sente e ci dice: “Prima o poi serviamo tutti”

Grado, Parco delle Rose, piscina. Giammaria, nonostante i bagnini lo avessero più volte ‘espulso’ dalla piscina a causa dei suoi famosi tuffi a bomba, anche quel giorno continuava imperterrito. Alla fine un bagnino esasperato lo caccia: “Sei fuori per tutta l'estate!”
E Giamma: “Bon, bagnin, se vedemo domani!”

Bongio: “Adesso che ha fatto l'esame di Basi, Scacchi deve mettere un database dappertutto”
Scacchi (convinto): “Eh, non so come ho fatto a vivere fino adesso senza database!”

All'ennesimo SMS inviato a me invece che ad altre persone, Isabella si scusava così: “È che il mio dito è più veloce del mio cervello”

Estate 2004, come ogni anno da ormai 10 anni, Riccardo, Ciccio, Fabrizio ed io andiamo a trovare Guido a Lignano, dove alloggia per tre settimane al solito Hotel Bristol, stanza 311. La direttrice dell'albergo, quando ci vede entrare nella hall, ci sfotte: “Buongiorno ragazzi, vi vedo un po' cresciuti”
Ciccio: “Si, io, in peso però!”
E la direttrice, gelida: “Avevo notato”

Riccardo invita un'amica a casa e le fa vedere la sua sterminata collezione di DVD. Lei commenta: “Ma te ga solo film de mostri!”

Isabella, invece di dire “Sfondi una porta aperta”: “Attraversi un muro sfondato”


Frasi fatte

Sezione Bongio

Le distribuzioni di Linux, con la sua pronuncia più inglese degli inglesi: “Redhat” (pron. “Redhhhet”), “Debian” (pron. “Dibaian”), “Slackware” (pron. “Sleckwer”), “S.U.S.E.”(pron. “Sius”, in realtà è tedesco e si pronuncia “Suse”.)

Dopo che lo avevamo preso per il culo per la pronuncia, ha cominciato a correggersi: “la memory card (pron. “kerd”), ah no, la memori card.”

Sezione Silvia

Saluto tipico: “Ciauz”

Esclamazioni: “Giassai” / “Cribbiolo!” / “Accipicchia!”

Incitamento: “Orsù!”

Ringraziamento: “Ace” (=grazie)

È felice se fuori: “C'è il sole!”

Non sa stare agli scherzi: “Cioè, parliamone”

Le persone “normali” dicono “Bastardo”, lei: “Tanardo”

Mai farle fretta: “Tempo” / “Dammi tempo”

Non offendere il suo animo gentile: “Sei una cacchetta”

Non perde mai la speranza: “Ce la posso fare”

Quando non ne può più: “Game over”

Se uno prende troppa confidenza: “Ehiiii!” / “Non t'allargare”

Peggior insulto: “Sei proprio un informatico”

Alla domanda “Posso fregarti gli appunti di analisi?”: “Tranquiluz”

Sezione Zinna

“Di base”(=come minimo, ovviamente)

Gli altri dicono di lui: “Zinna milite” / “Zinna va a fa' pumpage da la murus”

Sezione Scacchi

Almeno una volta ogni mattina: “Andiamo a prenderci una cioccolatina(/briochina/caffettino) in baretto?”

“Si Si Si Si”

Frase introduttiva: “Considera questo: ...”

In Italia c'è: “Il solito magna magna”

Alle domande impertinenti risponde: “Ma saranno cazzi miei?”

Sezione Selva

Rumore: “Ta-tan”

Richiamo all'ordine: “Ciò, cretinetti”

Non si tratta di una cosa semplice: “'Sti gran cazzi” / “So' cazzi come brazzi”

Non c'è problema: Easy

Finiscila!: “Mola el colpo”

Non ci provare, altrimenti: “Te fpaco la tefta”

Se lo dice da solo: “Che toffico”

Fuori i soldi: “Cazza la pila”

Sulle stesse note di “Cazza la pila”: “Spara meno cazzade, meno cazzade”

Se uno è ubriaco marcio per lui è: “Divelto dall'alcool”

Se sente parlare un “cabibbo”: “Minchia fra', cistammuerte” / “Tuttapposto”

Fare due piani di scale è uno sforzo insostenibile: “Pago un milion e sei de tasse implica uso l'asensor”

Insomma!: “Eh no, eh, e bafta!”

La cosa peggior per lui è sporcarsi: “Le braghe!” / “Le scarpe!”

Ci prova con tutte le ragazze perché: “Xè 360 gradi”

Il suo sogno erotico è la rossa Red Passion che gli dice: “Te pvego sventvime la passeva che no pos più” / “Te pvego verzime el cul”

Una ragazza che reputa particolarmente gnocca è: “Over the topa”

Sezione Fanna

Rumore: “Prrramm” (=inculata)

Esclamazioni: “Dannazione” / “Cristo Santo” / “Dio bello”

Invito tipico: “ 'Ndemo a beverse una sciocchezza”

Alla grande: “In bomba”

Guai all'infame: “Bastardin”

Non diciamo sciocchezze: “Te voio creder”, “Te voio creder, te voio pro-oprio creder” “Te voio creder, non l'hai mica capito, te voio creder...” (sulle note di “Ti voglio bene” di Vasco Rossi)

Colto sul fatto: “Pizzigado, pizzigado in piena”

Gli inglesi direbbero “rules”, lui: “Xe la legge” / “Xe troppo il migliore” / “Xe troppo avanti”

Queste le ha rubate al capoturno Ixtant: “Per quanto riguarda ..., Tizio xè il numero 1 (o micidiale)”, “Il mulo parti svantaggiado”, “Caio ga il numero”

Sempre alla Ixtant: “Tut cagà, tut pissà”, “E Pippo mallon mallon” (sulle note di “Brigitte Bardot Bardot”)

Quando non passa niente: “Che saila!” / “Che susta!” / “Che menta!”

Uno troppo agitato è: “Ossessivo compulsivo”

Da grande vuol fare il: “Dott. bid.” (=Dottor bidello)

È sempre a corto di spicci: “Chi ga cinque eurocent?”

In compenso non teme i grossi acquisti: “Beep! Bancomat e via, passa la paura...o no? Eh Eh Eh!”

Se non è soddisfatto del servizio: “Ghe cago sul tavolo”

A Georisorse deve comportarsi da: “Umile non protagonista”

Sezione Selva & Fanna

Saluto: “Ehila!” / “Ahilo!”

Termini intraducibili: “Bobazza!”(~Figata!) / “Lassa Mario”(~Caspita)

Non si fanno le cose di nascosto: “Zitto zitto”

La pesantezza informatica preferita: “Ennnne”(=tantissimo)

Dopo Matematica Discreta ogni teorema è: “Ovvio” / “Banale”

Per definizione, il treno per Fanna è: “Perso, perso, persissimo”

Un locale pieno: “Foderà” / “Full de people”

Ognuno per la sua strada: “Cia', cia', cia', cia' ”

Sezione Fulvio

“Delusione!”

Sezione Puddu

“Ma è pessimissimo”

“Ppppesante”

“Per osmosi”

“Don't!”

“Le nebbie di Savalon”

“È un cobra che gonfia la testa e giù di spatola che ci dà che ci dà che ci dà”

Copiata ad Alessio: “Stasera! Riapriamo la risiera!”

“È paura”

“Cos'è? La rivolta degli schiavi?”

“Entrambi 3”

“E fino a lì boh”

Sezione Oxford vs. Cambridge
ovvero due scuole di pensiero a confronto

“Vero!” vs. “Vero però!”

“Bela!” vs. “Bela mossa!”

“No stà!” vs. “No stà mai!”

“Lassa!” vs. “Lassa star!”

“Molla!” vs. “Molla la droga!”

Sezione Laura & Fede

Carino: “Bellillo”

Scarso: “Scrauso”

Va di moda: “Xe trendon”

(Fede) “Oggi va così”

Sezione Luca

Alla domanda “Come xe, omo?”: “Mah! Son ancora vivo”

Parlando di dischi: “Xe un bel tochetin”

Chi disprezza compra: “Sotto la quinta non è vero amore”

“La patata napoletana prima se nasa, virgola, dopo se magna”

“Xe asurdo muli, xe asurdo! Mi no poso più viver!”

“I Queen xe sempre i Queen”

“Meti via quei spicci!”

“L'ocio de mato, varda, l'ocio de mato!”

Sezione Paolotto L'aquilotto

Insulto preferito: “Fanculo ti e chi te ga nato”

Quando è stanco: “Go una coma intorno”

Quando Luca gli segnava tirando da metà campo: “Franceschinis, Dio p.!”

Sezione Ivan

Una delle sue storielle finiva così: “Ti! Ti te la ga vista! La xe giala e neva”

Con sguardo da pazzo: “Ti! Ti! Ti te ga la peste! Ti? Ti forse.”

Sempre stato un attaccabrighe: “Viemme, o mi o ti, o mi o ti”

Sezione Davide

“Con-vien”

Sezione Riccardo

“Lo vuoi il pistacchio?”

Si fa sempre male: “Ah, sangue!”

“Ho solo 5€” (in realtà ha sempre almeno 50€ in portafoglio)

“Adesso me lo paghi / me lo compri nuovo”

“Certamente!”

Sezione Ciccio

“Il quarto muore sempre” (meglio se si tratta di Riccardo)

“L'importante è che faccia ridere”

“Mi sono stortato la caviglia”

“Positivo”

Sempre sicuro di sè: “Secondo te posso avere la coscienza a posto?”

“Guido, ho mal di pancia!” “Quanto, quanto?“ “Da uno a dieci? Nove e mezzo”

Guardando le faccie di Fons non può che definirle da: “Spocchioso!”

“Ciccio, vieni fuori stasera?” “Eh, ormai sono nella predisposizione mentale di non uscire”

Troppa gente e troppa ricordi: “Per me l'Agosto Ronchese è una partita persa”

Dopo tre delusioni amorose ha detto basta: “Ho messo il cuore in pace”

Sezione Guido

“Scappiamo, possiamo farcela”

Guardando le partite di calcio: “Le fasce! Chi ha inventato le fasce?”

Ascoltando CD Black Metal: “P-P-P-Puro odio anticristiano!”

“C-Cosa c'è? Non ho fatto niente, t-te lo giuro!”

Sezione Antonio (papà di Guido)

Quando andiamo a trovarli a Lignano: “Mi raccomando ragazzi, non fatevi male”

“Mi raccomando ragazzi, attenzione a non scivolare in piscina”

(In spiaggia) “Mi raccomando ragazzi, attenti a non far male alla gente con il pallone”

“Mi raccomando ragazzi, attenti a non prendere scosse”

“Mi raccomando ragazzi, bevete tanto, che con questo caldo gli svenimenti sono dietro l'angolo”

(All'Hotel Bristol) “Mi raccomando ragazzi, attenti a non scivolare in doccia, che c'è tanto sapone”

(All'Hotel Bristol) “Ottimo, Damiano, ottimo”

(All'Hotel Bristol) “Il solito consommè”

“Mi raccomando ragazzi, attenzione all'aria condizionata, che vi può bloccare la digestione”

“Mi raccomando ragazzi, attenzione a quello che vi servono in bar, potrebbero esserci cose avariate, con questo caldo!”

“Mi raccomando ragazzi, mangiate piano il gelato, che potrebbe venirvi mal di testa”

Sezione Fontana

“Ma no! Hai rovinato tutto”

Sezione Bandera

“Vano”

“Onesto”

“Vero”

Sezione Pinuccio

Cantando stile musica techno: “Pom-pi-ni! Pom-pi-ni!” / “A ti te guuuo”

Sezione Isabella

“Non sapevo” / “Non è colpa mia”

“Tanto bene”(=per fortuna)

“Fidati”

“Mi sta sul culo”

Amici

“E muore così, senza un vero perché”

“Eh, troppo facile”

“È la principale causa di mortalità infantile”

“L'importante è essere convinti”

Tra me, Puddu e Renato, chi stava in mezzo era: “In posizione chiastica”

Se uno si fa male: “Dolore fabulante” o “Dolore verecondo”

“Sono cose che fanno male al calcio”

Giochi intelligenti per bambini deficenti (anche se qualche prof. del liceo portava sfiga veramente!): “Tutto tuo”

“Danni per miliardi”

LA frase fatta: “È giusto che sia così”

Professori del liceo

Zio Silvano (prof. di Matematica e Fisica)

Entrando: “S-Seduti”

“Studia Gorini, studia!”

“C-Coraggio Visintin, vieni fuori”

Prima di interrogare: “O-oggi parlate voi” / “Vediamo quanto non sapete voi”

“Hai studiato, Loru? Braaaavo Loru!”

“Non sai un tubo di fisica! U-Un tubo!”

Se nessuno risponde ad una domanda: “V-V-Vado via?”

“Ma non contare i merli, Gregoretti!”

“Ma, ma non esiste! Ma nel modo più assoluto!”

“Scrivi: f di x uguale...”

“Q-Q-Quale problema sorge?”

Se becca qualcuno che copia: “Ellu!”

“Destrini, campo di esistenza”

Se uno parla troppo complicato: “Devo mettermi la cravatta?” / “Che complicato che te son, ciò!”

“Tac”

La fine di un'interrogazione: “6. Sparisci” / “Non sai? Vai al posto” / “4. Anche troppo” / “Posto” / “3, omo, 3” / “Basta, mi hai stufato, vai al posto”

“Dura! Dura!”

Se uno mette una parentesi di troppo: “E il cappottino? Perché il cappottino?”

Se invece si dimentica l'unità di misura: “E questi cosa sono? Pinguini(bagigi)?”

“Che classe! Che classe!”

“Oh Sant'Antioco Martire!”

“Già questo è 1! 1!”

“Ma-ma-ma Dio Cristo!”

“Ma non giocare coi soldatini, Loru!”

“Tu fai. Quando hai finito mi dici...”

“Non ridere Soranzo, non ridere!”

Se uno fa scena muta: “Che c'è? Non parli?”

“Cosa mi dovreste chiedere ora? ... Niente? ... Nessuno?”

“Perché non studi, Fogal?”

“Manca gesso”

“Toniutti cancella”

“Con 'ste lavagne mignon”

“Frega niente”

“Ma sei sempre così flemmatica, Vascotto?”

“Non dormire, Visintin, non dormire!”

Cambio di materia: “Bon, fisica:...”

“Ma, ma la senti l'algebra come piange? L-La senti?”

“Una cosa i-inaudita”

Se uno dice una baggianata: “S-Sei sicuro?”

Se invece dice una banalità: “T-Tutti sanno, tutti sanno”

Zia Ilda (prof.sa di Scienze e Chimica)

“Ssseduuuti”

“Riprendiamo quanto fatto la volta scorsa”

“Controllaaate”

“Completa il compagno”

“Qui si potrebbe discutere”

“Zorzin come va?”

“Cosa avete oggi?”

“Vien Goriiini”

Se uno dice una baggianata: “Oh bella!” / “Spero di non aver sentito” / “No, non ci capiaaamo” / “Questa è l'ultima della giornata” / “E lì ti aspettavo” / “No, fa così” / “Dì meglio”

“Sono immagini viste e riviste almeno cento volte”

“Vuoi, Loru, spegnere la luuuce?”

“Con numero di ossidazione?”

“L'estate ti ha arrugginito?”

“Domaaande?”

“Che dite?”

Se qualcuno sta suggerendo: “Guarda si sente fin qua” / “+2 ti suggeriscono loro”

“Ne riparliamo la volta prossima”

“Cosa dici, Asquini?”

“Dimmmmi”

“La facciata di destra”

“Prego”

“Che c'è Di Capua?”

“Pagina?”

“Oggi otto”

“Qui potresti ribattere che cooosa, Toniutti?”

“Voce”

“Non ti piace?”

Risposta sbagliata: “Buio pesto”

“Ancooora”

“Non ti va?”

“Torna?”

“D'accordo con te”

“Insisto”

“Vedi se c'è qualcosa”

Oggi provetta: “Le vostre quattro magnifiche file”

Anche per stavolta è finita: “Lasciate un segno qui”

Don Flavio (prof. di religione)

La regola delle 11 P: “Prima Pensa Poi Parla Perché Parola Poco Pensata Potrebbe Portarti Pentimento”

Professori universitari

M. P. (prof. di Ingegneria del Software II)

“Quanto cuba?”

“Uguale, stessa cosa”

“Fuori da ogni grazia di Dio”

G. G. P. (prof. di Intelligenza Artificiale)

“Non c'è verso”

S.I.S.S.A.

Aneta

“I tell you something.”

“I was shocked.”

“You know” / “Do you know what?”

“I have a problem to understand”

“I'm a very specific person”

“I was a bit lost”

“You know that I have one thousand boyfriends”

“Can you imagine?”

“This is too much for me”

Kamil

“This fucking program doesn't work!”

Varie

Una tipa dalla voce moooolto acuta: “Scusa hai visto Yuri?” / “Yuri come mi stanno i capelli tagliati così?” / “Yuuuuriiii”

Giulio entrando in classe: “Mamma mia che odov che xe qua dentvo!”

Cesare (il romano bisiachizzato): “Ohè mulli, p. Iddio, andamo a bevverse un latte de socera”

Durante le partitelle di calcio al liceo, V C vs. V A, Manià a Chesi: “Caparbio!”

Nonna di Puddu al telefono: “No è Enrico, è dela nona”

Alessio: “Cosa tira tira, tira lo dirai a casa tua”

In piscina a Grado Giovanni L. a Riccardo: “Ehi, ma ti piacciono i Green Day

Lele: “Blocca il manzo”(cioè “Non precorrere i tempi”)

Lorenzo: “Mi ghe dassi zo col manganel”

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